Warias - Wools Ep

Da qualsiasi prospettiva la si guardi (e la si ascolti), l'opera numero uno di Matteo Salviato, già bassista dei The Soft Moon, e Giulio Marzaro ha nella doppia vi la sua costante. Non per nulla il duo ha deciso di chiamarsi Warias e di intitolare questa piccola autoproduzione Wools. Ma non finisce qui.
Le quattro canzoni che lo compongono non solo sono state incise a Venezia, che di v ne ha una sola ma è a ovest (indicato sulla rosa dei venti con una W) dello Stivale, ma hanno linee del pentagramma che si estendono un po' a sud del mondo, e in questo caso w sta per world music, e un altro po' a nord in direzione Inghilterra, culla della new wave. Ricapitolando, chitarre ruvide, percussioni incalzanti e gelida elettronica (Dune) che danzano su polverosi tappeti intrecciati nella Western Asia (Bali). Altro ancora? Ah, W i Warias.

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